La cupola di vetro di Fuksas tra i tetti del centro

Nel palazzo dell’Unione Militare del 1901 la nuova struttura in vetro e acciaio per la Benetton.

L’edificio dei primi del secolo scorso, che sorge tra via del Corso e via Tomacelli e ospiterà il nuovo megastore Benetton di 4 piani e un ristorante in uno spazio di più di 1000 metri quadri è ancora in fase di ristrutturazione ma sarà inaugurato a fine Aprile. Il progetto che  prevede la costruzione di una ‘lucerna’ è stato svelato in questi giorni con grande sorpresa di tutti i romani e si inserisce nell’ambito degli spazi commerciali di alto livello che l’architetto ha firmato in tutto il mondo come i negozi Armani sulla Fifth avenue di New York,  Hong Kong e Tokyo.

Fuksas, che ha progettato la ‘lucerna’ e si occuperà anche dell’interior design insieme alla moglie Doriana, ha detto che ogni piano sarà connotato da un colore diverso con tanto di ascensori che porteranno i clienti ai vari piani e fino alla terrazza che ha una vista esclusiva alla città.

Proprio la terrazza con la ‘lucerna’, chiamata cosi dagli addetti ai lavori, ha suscitato alcune polemiche a partire da Adriano Labbucci, candidato Sel alla regione Lazio che in riferimento al progetto afferma che  “La spaventosa cupola di acciaio e vetro è una vera e propria ferita aperta nel cuore della città” e che “Il centro storico di Roma rappresenta un valore e un patrimonio di inestimabile bellezza che, nel suo genere, non ha eguali: non può essere deturpato per nessuna ragione al mondo, tanto meno di ordine commerciale” 

Certamente le opere di Fuksas danno prestigio allo skyline di Roma ma l’impatto della cupola su via del Corso potrebbe risultare troppo invasivo perché in corrispondenza dello slargo davanti alla chiesa di San Carlo la strada risulterebbe adombrata dato che si riesce a vederla lì meglio che altrove. Il progetto è infatti stato modificato in seguito ad alcune proteste fatte da un abitante della zona che avrebbe avuto la vista oscurata dalle sue finestre proprio dalla ‘lucerna’ che fu cosi abbassata dallo stesso Fuksas e “riproporzionata in maniera molto armonica”.